mercoledì 23 febbraio 2011

Giornata della Commedia dell'Arte 2011 - Seconda edizione



Il SAT, associazione che riunisce gli operatori di Commedia dell’Arte, dal 2010 riconosciuta dall’UNESCO nella lista degli organismi non governativi che si occupano di Patrimonio Culturale Immateriale, con il progetto incommedia.it ha proclamato la Giornata della Commedia dell'Arte a supporto della candidatura di questa tradizione alla lista della Convenzione sul "Patrimonio Culturale Immateriale" dell'UNESCO. Da celebrarsi ogni anno il 25 febbraio dalla comunità internazionale dei portatori della tradizione della Commedia dell'Arte, la Giornata intende ricordare il giorno, nel 1545, in cui nacque, legalmente costituita con atto notarile, la prima compagnia di comici di professione.

comunicato stampa 2011

La Commedia dell'Arte cambia casa?

"Io credo, che la Commedia dell'Arte rivissuta e rinata in Italia
rimetterebbe in crisi tutto. Rimetterebbe in crisi non solo la regia, non
solo il grande attore codificato ma l'istituzione stessa teatrale. Io credo,
che una certa paura della Commedia dell'Arte la si abbia. Sarebbe ora di
eliminare la cattiva Commedia dell'Arte della politica e far rinascere
quella buona."
Andrea Camilleri

Per il secondo anno consecutivo, uno degli obiettivi che la
associazione SAT si è prefissa sta per essere raggiunto.
La Giornata della Commedia dell'Arte sara' celebrata il 25 febbraio, con il
patrocinio della Commissione Italiana Unesco e del Centro Italiano dell'ITI
(Istituto Internazionale del Teatro) nei sei continenti, con 62 eventi
(www.commediadellarteday.org/eventi), il messaggio celebrativo del Prof.
Roberto Tessari e la presenza a Torino di Mimmo Cuticchio, Roberto Tessari e
gran parte dei costruttori di maschere europei, riuniti per la prima volta
in un convegno e una mostra.

E'e rimarrà una buona notizia, nonostante la politica culturale di questo
nostro Paese non perda occasione per mortificare gli sforzi di chi come noi
s’impegnano quotidianamente per dare senso e dignità ad un’arte e un
mestiere che vanno assumendo gradatamente il carattere di una missione, per
non dire di un vero e proprio atto di fede.
Nel nostro specifico, oltre alle considerazioni in merito alla negazione del
contributo da parte della Regione Piemonte, avvenuto a soli 20 giorni
dall'evento Torinese, epicentro della Giornata mondiale della Commedia
dell'Arte, in pieno corso d'opera e dopo quasi un anno di preparazione, c'e'
da denunciare un diffuso atteggiamento di disinteresse verso la tradizione
della Commedia dell'Arte a tutti i livelli istituzionali, che spesso
degenera in esclusione o in un vero e proprio disprezzo. Forse questo senso
di dileggio deriva dal timore verso una tradizione scomoda perche'
eccessivamente identitaria, per la sua portata culturale, viva e attuale e
perciò non rinchiudibile in evento folklorico o museale o semplice
intrattenimento.
Non passa inosservato quanto questa ingratitudine culturale possa stridere
in un panorama italiano oggi piu' che mai concentrato attorno alle
celebrazioni della sua unita' e identita' nazionale.

Ci riferiamo, tra l'altro, alla domanda di candidatura della Commedia
dell'Arte alla lista del patrimonio immateriale UNESCO, presentata dal SAT
nel 2008 e a cui a tutt'oggi non è stata data risposta chiara ed esauriente
nonostante la continua richiesta di confronto da parte della associazione
SAT.

Forse e' giunto per la Commedia dell'Arte, che allora come oggi parla una
lingua piu' europea che nazionalista, il momento per cambiare casa?

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