n[ever]land è l'occasione per indagare se, come e quanto le nuove tecnologie siano in grado di incontrare le moderne arti visive così come le più antiche arti di palcoscenico, l'editoria tradizionale o la mobilissima comunicazione on line, nella ricerca di un'armonia possibile tra necessità produttive e spinte creative: n[ever]land, quindi, come l'isola-che-non-c'è dove poter riscrivere le regole del gioco.
venerdì 30 gennaio 2009
"The blue planet" al Teatro NAZIONALE, Roma
Dal 30 gennaio all’8 febbraio
“The blue planet”al Teatro Nazionale
Requiem laico sull’ambiente
di Peter Greenaway e Saskia Boddeke
con le musiche di Goran Bregović
SPETTACOLO E REALTÀ VIRTUALE 3D
IN PRIMA TEATRALE MONDIALE
Moni Ovadia tra gli interpreti in Second Life
Teatro, musica dal vivo, cinema, realtà virtuale tridimensionale: ha il fascino di un “requiem laico”, come paradossalmente l’hanno chiamato gli autori, l’oratorio multimediale The blue planet in scena da venerdì 30 gennaio fino a domenica 8 febbraio, per un totale di nove recite, al Teatro Nazionale. L’altro sipario dell’Opera di Roma si apre così per il primo di una serie di titoli che, nell’arco della stagione 2009, legheranno le nuove tecnologie suono-video agli allestimenti di alcuni tra i maggiori compositori, scrittori e registi contemporanei. Tre maxischermi sospesi sopra le quinte e una grande piscina davanti alla platea, in cui si muovono due attori-danzatori, accompagnano gli spettatori tra le immagini, le parole e le note di un bis del Diluvio Universale, provocato dalle scellerate scelte umane. È l’acqua, come altre volte è accaduto nelle sue visionarie creazioni, l’elemento chiave della profetica denuncia sull’emergenza ambientale che l’inglese Peter Greenaway ha ideato e diretto con Saskia Boddeke, partner nella vita e nello spettacolo. L’opera, ecologista e trascendente, si avvale delle travolgenti musiche originali scritte da Goran Bregović (l’artista serbocroato di Sarajevo che ha firmato le colonne sonore di diversi film di Emir Kusturica) qui eseguite da Brigata Sinfonica.
Greenaway, Boddeke, Bregović presentano a Roma, in prima teatrale mondiale, la produzione vista in anteprima a Saragozza il 29 agosto 2008 nell’ambito dell’ExpoAqua, su commissione del Teatro dell’Opera di Roma (progetto di Change Performing Arts, in collaborazione con Elsinor Barcelona, I Teatri e i Musei Civici di Reggio Emilia e con CRT Artificio di Milano). Le scene sono di Annette Mosk, i costumi di Marrit Van Der Burgt, le luci di Marcello Lumaca.
Per raccontare i danni inferti al pianeta, The blue planet attinge alla Bibbia e si sviluppa in second life. In quello spazio, è un interprete eclettico quale Moni Ovadia a dare la voce al personaggio di Noè, mentre Maria Pilar Pèrez Aspa parla dalla Poltrona di Dio. Il design del regno virtuale degli avatar si deve a Luca Lisci, il video editing a Irma De Vries, la fotografia a Luciano Romano. Gli arrangiamenti musicali sono di Antonio Catalfamo, Alessandro Vicard, Daniele Lo Re e Helga Davis, cui va anche il ruolo della moglie di Noè. Hendrik Aerts e Dory Sanchez sono i loro figli.
Giorni e orari delle recite: venerdì 30 gennaio alle 20.30, sabato 31 alle 18, domenica 1 febbraio alle 16.30, martedì 3, mercoledì 4, giovedì 5 e venerdì 6 sempre alle 20.30, sabato 7 alle 18 e domenica 8 alle 16.30.
domenica 18 gennaio 2009
Jennie Willink: Organizing Blue Men
Think different
In the late 1990's, Apple released a milestone marketing message and subsequent ad that placed contrarianism on a pedestal. The ad was constructed by an ad team of creative professionals at TBWA Chiat Day in Los Angeles. Beyond establishing Apple as a company that served the creative community, the "Think Different" message served as an encouraging and invigorating force for creative professionals.
Day 19 Photography: Focused Creative Innovation By Heather Ann Snodgrass
Day 19 Photography is Jeremy and Claire Weiss, a dynamic photography team based in Los Angeles that is unafraid to take risks when it comes to their work. Whether it's their ability to convince subjects to simulate bloody noses or their non-traditional portfolio presentation, their talent and innovation has not gone unnoticed by the companies such as Nokia, DIRECTV, record labels Arista and Virgin as well as numerous publications. This year sees the release of their first book, Day 19: The First Ten Years. Behance took some time to chat with Jeremy about their motivations, strengths and weaknesses as photographers and business people.
(photo: David Lynch)
Generate Ideas In Moderation! By Behance Research
Our latest intern at Behance arrived with a tremendous amount of energy and anticipation for the wild brainstorming that one would expect in such an environment. After all, we are a team that develops products and services for the creative community. We aspire to think out of the box. What could be more creative?
Lisa Black: The Beautiful and the Dead By Lee Pinkas
While her classmates were busy painting fruit bowls, Lisa Black was burning Barbies and stringing them up with barbed wire. As her name might suggest, Black has always been interested in the dark, the unconventional. “My fruit bowls were shockingly bad,” she admits and adds that she was unable to be inspired by the popular idea of “art.” But when a broken taxidermy fawn presented itself at a rummage sale, Black saw beauty where others saw creepy or gross.
2x4: Collective Progress By Behance Research
Photo: Floto+Warner
2x4, Inc. is a multidisciplinary design studio founded in 1994 by Michael Rock, Susan Sellers and Georgianna Stout. The studio engages in print, film/video, web and environment design. The company is known to immerse themselves in the culture of their clients and has worked with some of the finest museums, magazines, and brands in the world. The team has been profiled by Apple as an example of a truly creative and productive team. Behance had the chance to ask the team a few questions on making ideas happen and measuring success.
HUMAN DISPLACEMENT - Mike Campau's Portfolio
This series of images makes a statement about the human form and the effects of nature, society and surrounding environments. In each case the human form was created in 3d, posed in a sexy or heroic position and then disfigured by a displacement map created from natural and man made elements. The final image results in something that is grotesque and beautiful at the same time.
Mike Campau's Portfolio
Mike Campau's Portfolio
sabato 17 gennaio 2009
BARI PREMIA 'IL DIVO'
(ANSA) - BARI, 17 GEN - Pioggia di premi a Bari per il 'Divo' di Paolo Sorrentino: l' 'ItaliaFilmFest' gli assegna sette riconoscimenti. Il pubblico lo indica vincitore per regia, produttore e compositore. I critici premiano sceneggiatura, direzione della fotografia, scenografia e costumi. Assegnato a Roberto Saviano per 'Gomorra' il premio per il miglior soggetto, miglior attore Silvio Orlando per 'Il papa' di Giovanna' e miglior attrice Donatella Finocchiaro per 'Galantuomini'.
WOOPI GOLDBERG PRESENTA FILM STREAM
(ANSA) - LOS ANGELES, 16 GEN - Whoopi Goldberg ha presentato Stream, il thriller di fantascienza distribuito da FearNet in onda solo sul web. L'attrice, che e' anche produttrice della web-serie, e' una delle prime star di Hollywood che partecipano a produzioni destinate alla rete e ne e' entusiasta. 'E' un nuovo genere che sono certa avra' grande successo. Non ne sapevo molto prima, ma credo sia un nuovo modo fantastico per fare cinema e televisione', dice Goldberg.
venerdì 16 gennaio 2009
Herbie Hancock & macProVideo.com
Herbie Hancock discusses macProVideo.com tutorial-videos ... is there a secret hint about the future here?
Social Media … video by Commoncraft.com
Social Media … video by Commoncraft.com
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Ancora una volta il team di Commoncraft.com racconta in questo breve video sottotitolato in italiano i concetti chiave alla base dei social media.
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Ancora una volta il team di Commoncraft.com racconta in questo breve video sottotitolato in italiano i concetti chiave alla base dei social media.
On line "FilmVideo Montecatini"
È on line dallo scorso 10 gennaio il nuovo sito di FilmVideo Montecatini: Mostra internazionale del Cortometraggio. Presentate dal presidente dell'Associazione Montecatini Cinema Angelo Tantaro e dal presidente nazionale della Fedic (la Federazione Italiana Cineclub) Massimo Maisetti, le nuove "pagine" del website racconteranno tutte le notizie riguardanti il Festival che nel luglio prossimo compirà 60 anni di vita.
[di Fe. I]
"Eurollywood", la cultura in Europa secondo Castellina
"Eurollywood" è il titolo del volume di Luciana Castellina in uscita nelle libreria con le Edizioni ETS. Un titolo provocatorio, come ci spiega l'autrice che è stata presidente della Commissione cultura e media del Parlamento europeo, che sta a indicare che la cultura attraverso cui comunichiamo più che europea è americana, veicolata dalla massiccia presenza sul mercato delle pellicole hollywoodiane.
E' così anche perché, nella costruzione dell'Europa, non ci si è affatto curati della cultura, sostiene la Castellina. Neppure un cenno nel Trattato costitutivo del 1957, appena qualche parola 35 anni dopo. Direttive e programmi hanno così dovuto farsi strada fra mille difficoltà, alle prese con le aggressive strategie delle majors americane.
"Eurollywood" racconta le vicissitudini della cultura europea in questi cinquant'anni, mentre le nuove tecnologie della comunicazione modificano radicalmente il modo di produrre e di consumare cultura.
[di ssr]
cinecittanews
giovedì 15 gennaio 2009
Nasce a Bari il Polo del cinema digitale
Il cinema digitale è protagonista presso il Castello Angioino di Mola di Bari oggi e domani venerdì 16 gennaio con due workshop dimostrativi delle nuove tecnologie, curati da David Bush, dalle ore 10.00 con ingresso gratuito.
Ed è in questo ambito che Felice Laudadio direttore del festival "Per il cinema italiano" e ideatore del progetto del Polo del Cinema digitale in via di realizzazione a Mola, ha illustrato le caratteristiche della struttura, che avrà più luoghi di lavoro, di studio e di produzione: dal settecentesco palazzo Roberti-Alberotanza all'istituto marittimo Di Vagno, alla zona recuperata dell' ex mattatoio della città.
Il Polo comprenderà anche un campus internazionale di formazione, affidato a docenti di prestigio provenienti da tutto il mondo e rivolto a giovani provenienti dallEuropa e dai paesi del bacino del Mediterraneo, ma anche moderne strutture per la produzione e per la post produzione cinematografica. E David Bush, uno tra i più importanti esperti mondiali di cinema digitale sarà il futuro supervisore del campus.
[di ssr]
cinecittanews
Ed è in questo ambito che Felice Laudadio direttore del festival "Per il cinema italiano" e ideatore del progetto del Polo del Cinema digitale in via di realizzazione a Mola, ha illustrato le caratteristiche della struttura, che avrà più luoghi di lavoro, di studio e di produzione: dal settecentesco palazzo Roberti-Alberotanza all'istituto marittimo Di Vagno, alla zona recuperata dell' ex mattatoio della città.
Il Polo comprenderà anche un campus internazionale di formazione, affidato a docenti di prestigio provenienti da tutto il mondo e rivolto a giovani provenienti dallEuropa e dai paesi del bacino del Mediterraneo, ma anche moderne strutture per la produzione e per la post produzione cinematografica. E David Bush, uno tra i più importanti esperti mondiali di cinema digitale sarà il futuro supervisore del campus.
[di ssr]
cinecittanews
Il software che «legge» i pensieri
E' stato messo a punto da scienziati giapponesi. Funziona basandosi sulla risonanza magnetica funzionale
TOKYO - Le immagini che vengono osservate, le parole che vengono lette, possono essere ricreate grazie a un software che si fonda su ciò che «vede» nel cervello la risonanza magnetica funzionale, uno degli strumenti che vengono utilizzati per la diagnosi di problemi neurologici e, più in generale, per studiare il funzionamento del cervello.
Per gli autori del software si tratta della prima tecnologia in grado di «leggere» davvero la mente.
PRIMO TENTATIVO - Già all'inizio di quest'anno, come viene riportato dal New Scientist, Jack Gallant e suoi colleghi
della University of California di Berkeley, avevano dimostrato che potevano capire con precisione quale immagine all'interno di un gruppo veniva osservata da una persona, basandosi soltanto su una «scansione» del suo cervello. Ciò era reso possibile da un software che confrontava l'attività cerebrale durante l'osservazione in questione con quella registrata durante l'osservazione di immagini «test».
LETTURA «AL BUIO»- Ora però un team di ricercatori giapponesi guidati da Yukiyasu Kamitani, dell'ATR Computational Neuroscience Laboratories di Kyoto, è andato un passo più in là. Il suo gruppo, basandosi sull'attività cerebrale registrata dalla risonanza magnetica funzionale è riuscito a «ricreare» una vera e propria fotografia in bianco e nero di ciò che il cervello stava osservando senza bisogno di immagini test sulle quali effettuare la comparazione. «Analizzando i segnali nervosi nel momento in cui l'immagine veniva vista siamo riusciti a ricostruirla» ha detto Kamitani. Ciò significa, secondo il ricercatore, che la capacità di leggere nella mente , almeno in teoria, è potenzialmente utilizzabile per «leggere» qualsiasi cosa che qualcuno stia pensando senza una conoscenza precedente di ciò di cui si potrebbe trattare. «E' stupefacente» ha commentato sul sito del New Scientist John-Dylan Haynes del the Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia. «Si tratta davvero di un passo avanti importantissimo». La ricerca degli scienziati giapponesi è stata pubblicata sull'accreditata rivista scientifica «Neuron».
TOKYO - Le immagini che vengono osservate, le parole che vengono lette, possono essere ricreate grazie a un software che si fonda su ciò che «vede» nel cervello la risonanza magnetica funzionale, uno degli strumenti che vengono utilizzati per la diagnosi di problemi neurologici e, più in generale, per studiare il funzionamento del cervello.
Per gli autori del software si tratta della prima tecnologia in grado di «leggere» davvero la mente.
PRIMO TENTATIVO - Già all'inizio di quest'anno, come viene riportato dal New Scientist, Jack Gallant e suoi colleghi
della University of California di Berkeley, avevano dimostrato che potevano capire con precisione quale immagine all'interno di un gruppo veniva osservata da una persona, basandosi soltanto su una «scansione» del suo cervello. Ciò era reso possibile da un software che confrontava l'attività cerebrale durante l'osservazione in questione con quella registrata durante l'osservazione di immagini «test».
LETTURA «AL BUIO»- Ora però un team di ricercatori giapponesi guidati da Yukiyasu Kamitani, dell'ATR Computational Neuroscience Laboratories di Kyoto, è andato un passo più in là. Il suo gruppo, basandosi sull'attività cerebrale registrata dalla risonanza magnetica funzionale è riuscito a «ricreare» una vera e propria fotografia in bianco e nero di ciò che il cervello stava osservando senza bisogno di immagini test sulle quali effettuare la comparazione. «Analizzando i segnali nervosi nel momento in cui l'immagine veniva vista siamo riusciti a ricostruirla» ha detto Kamitani. Ciò significa, secondo il ricercatore, che la capacità di leggere nella mente , almeno in teoria, è potenzialmente utilizzabile per «leggere» qualsiasi cosa che qualcuno stia pensando senza una conoscenza precedente di ciò di cui si potrebbe trattare. «E' stupefacente» ha commentato sul sito del New Scientist John-Dylan Haynes del the Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia. «Si tratta davvero di un passo avanti importantissimo». La ricerca degli scienziati giapponesi è stata pubblicata sull'accreditata rivista scientifica «Neuron».
WiTricity: l'elettricità senza fili
In arrivo una nuova generazione di dispositivi in grado di ricaricarsi senza bisogno di attaccarsi alla rete
Al prossimo CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, la più grande fiera dell'elettronica che si terrà dall' 8 all' 11 gennaio, la start-up californiana PowerBeam mostrerà al mondo un innovativo sistema in grado di trasformare l'elettricità in un laser invisibile che trasmette il calore a una cella fotovoltaica che lo riconverte poi in elettricità, utile per ricaricare piccoli dispositivi in modalità wireless.
ADDIO CAVI E CARICABATTERIE - A quanto pare, dunque, è infine arrivato il momento dell'energia senza fili - la cosiddetta WiTricity (wireless electricity), già oggetto di una ricerca dello scorso anno firmata Mit - che permette di alimentare le apparecchiature senza la necessità di connetterle fisicamente alla rete elettrica. Tra i prodotti commerciali dotati della nuova tecnologia che saranno presentati a Las Vegas vi sono cornici digitali e casse acustiche. «Faremo scomparire dal dizionario il verbo ricaricare», ha detto David Graham, co-fondatore of PowerBeam, sottolineando il fatto che grazie all'elettricità senza fili qualsiasi dispositivo si trovi in un ambiente dotato di WiTricity succhierà dall'aria l'energia che gli è necessaria senza che l'utilizzatore debba fare alcunché. Così per esempio, entrando in una stanza con rete elettrica senza fili, la batteria semiscarica di un cellulare o di un iPod si ricaricherà automaticamente anche restando nella tasca o nella borsa del proprietario, che non avrà più bisogno degli antipatici e sempre incompatibili caricabatteria.
FUTURO TOTAL WIRELESS - Secondo gli esperti, la WiTricity farà per l'elettronica di consumo ciò che il wi-fi ha fatto per l'internet, liberandoci ulteriormente dalla schiavitù dei cavi e agevolando non poco quanti hanno la necessità di lavorare anche in mobilità, come in aeroporti o altri luoghi pubblici. Grazie agli hotspot dell'elettricità non sarà più necessario attaccare alcuna spina. Attualmente il laser messo a punto dall'azienda californiana è in grado di generare circa 1,5 watt di potenza comunicando con una cella solare a 10 metri di distanza. Una quantità di energia, questa, che basterebbe ad alimentare degli altoparlanti o delle lampade a Led: un laptop avrebbe invece bisogno di 30-50 watt, e secondo Graham la tecnologia può facilmente essere implementata affinché anche questo diventi possibile. Infine, rispondendo a quanti si domandando se il laser di PowerBeam non possa costituire un pericolo per la salute dell'uomo, l'azienda ha spiegato che la tecnologia è assolutamente innocua, in quanto il laser provvede solamente a spostare il calore da un luogo ad un altro.
Alessandra Carboni
05 gennaio 2009
Al prossimo CES (Consumer Electronics Show) di Las Vegas, la più grande fiera dell'elettronica che si terrà dall' 8 all' 11 gennaio, la start-up californiana PowerBeam mostrerà al mondo un innovativo sistema in grado di trasformare l'elettricità in un laser invisibile che trasmette il calore a una cella fotovoltaica che lo riconverte poi in elettricità, utile per ricaricare piccoli dispositivi in modalità wireless.
ADDIO CAVI E CARICABATTERIE - A quanto pare, dunque, è infine arrivato il momento dell'energia senza fili - la cosiddetta WiTricity (wireless electricity), già oggetto di una ricerca dello scorso anno firmata Mit - che permette di alimentare le apparecchiature senza la necessità di connetterle fisicamente alla rete elettrica. Tra i prodotti commerciali dotati della nuova tecnologia che saranno presentati a Las Vegas vi sono cornici digitali e casse acustiche. «Faremo scomparire dal dizionario il verbo ricaricare», ha detto David Graham, co-fondatore of PowerBeam, sottolineando il fatto che grazie all'elettricità senza fili qualsiasi dispositivo si trovi in un ambiente dotato di WiTricity succhierà dall'aria l'energia che gli è necessaria senza che l'utilizzatore debba fare alcunché. Così per esempio, entrando in una stanza con rete elettrica senza fili, la batteria semiscarica di un cellulare o di un iPod si ricaricherà automaticamente anche restando nella tasca o nella borsa del proprietario, che non avrà più bisogno degli antipatici e sempre incompatibili caricabatteria.
FUTURO TOTAL WIRELESS - Secondo gli esperti, la WiTricity farà per l'elettronica di consumo ciò che il wi-fi ha fatto per l'internet, liberandoci ulteriormente dalla schiavitù dei cavi e agevolando non poco quanti hanno la necessità di lavorare anche in mobilità, come in aeroporti o altri luoghi pubblici. Grazie agli hotspot dell'elettricità non sarà più necessario attaccare alcuna spina. Attualmente il laser messo a punto dall'azienda californiana è in grado di generare circa 1,5 watt di potenza comunicando con una cella solare a 10 metri di distanza. Una quantità di energia, questa, che basterebbe ad alimentare degli altoparlanti o delle lampade a Led: un laptop avrebbe invece bisogno di 30-50 watt, e secondo Graham la tecnologia può facilmente essere implementata affinché anche questo diventi possibile. Infine, rispondendo a quanti si domandando se il laser di PowerBeam non possa costituire un pericolo per la salute dell'uomo, l'azienda ha spiegato che la tecnologia è assolutamente innocua, in quanto il laser provvede solamente a spostare il calore da un luogo ad un altro.
Alessandra Carboni
05 gennaio 2009
Tutte le novità dal «CES» di Las Vegas
Laptop leggerissimi, tastiere touchscreen e televisori che interpretano i gesti delle mani
Anche i prodotti tecnologici sentono la crisi, ma le novità della fiera dell'elettronica non mancano. È il primo anno del CES senza Bill Gates (il tradizionale keynote è stato infatti tenuto da Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft), ma è anche l'anno dei netbook, dell'home enetertainment, degli smartphone e del touchscreen, lo schermo tattile che sostituisce la tradizionale tastiera fisica. Infine, secondo uno studio presentato nel corso dell'evento, è l'anno in cui l'elettronica eco-friendly verrà apprezzata sempre più dai consumatori, disposti persino a spendere qualcosa di più per difendere l'ambiente.
IL LEGGERISSIMO VAIO P DI SONY - Tra le novità più interessanti c'è il mini Vaio P di Sony, che debutterà sul mercato nipponico a giorni. L'ultra-portatile della casa giapponese ha subito attirato l'attenzione dei consumatori, soprattutto per il design elegante e colorato, per le dimensioni estremamente ridotte e per la leggerezza. Vaio P pesa infatti 640 grammi, ha un display diagonale di 8 pollici e una risoluzione di 1.600 per 768, una webcam integrata, un ricevitore Gps e un processore Intel Atom Z530. Infine può vantare una connettività garantita dal modulo Wi-Fi. Unico neo è rappresentato dal prezzo, che oscilla tra i 999 e i 1.499 euro: i primi commenti della blogosfera mostrano da parte dei potenziali acquirenti una certa contrarietà nel definirlo un netbook, proprio per i suoi costi eccessivi che lo collocherebbero in un'altra fascia del mercato, ben lontana dai mini-portatili che si sono diffusi soprattutto negli ultimi mesi.
LA TASTIERA CHE NON È PERIFERICA – Ed è proprio dalla capostipite dei netbook, Asus, che giunge una stuzzicante novità. Si chiama Asus Eee Keyboard e in molti l'hanno già definita il prodotto più interessante di tutto il CES. È una tastiera decisamente innovativa, leggera e dotata di un piccolo touchscreen, che trascende il concetto di periferica e diventa un vero e proprio pc, grazie al processore Intel Atom integrato. Basta collegare la tastiera a un televisore (con un cavo HDMI o senza fili) per trasformarlo in un computer da salotto, utilizzando lo schermo tattile da 5 pollici come mouse virtuale. L'estetica, metallica e minimalista, ricorda moltissimo quello di Apple, il che ha destato non poche critiche.
TUTTI GLI SMARTPHONE – Il CES 2009 passerà inoltre alla storia per la grande varietà di smartphone e tra le novità in questo settore uno degli articoli più chiacchierati è il GD910 di Lg, telefonino da polso intelligente, dotato di un touchscreen da 3,6 cm di diagonale (1,43 pollici), microfono, connessione bluetooth 3G Hsdpa e Gsm, riconoscimento vocale e resistente all'acqua. Altri cellulari innovativi sono senza dubbio quelli presentati da Motorola, il W233 Renew e il Motosurf A3100. Il primo, a emissioni zero, è realizzato con bottiglie riciclate, il secondo è un vero e proprio social smartphone, equipaggiato con Windows Mobile 6.1 Professional.
INTRATTENIMENTO CASALINGO – Inoltre si segnalano importanti novità nel settore degli strumenti elettronici per la casa e gli esperti prevedono che l'entertainment domestico possa addirittura beneficiare della recessione, considerato che la gente passerà più tempo tra le mura domestiche. A questo proposito Hitachi presenta una Tv al plasma spessa 35 mm e con una diagonale di 50 pollici e un televisore Lcd con uno spessore di soli 15 mm e diagonale di 37 pollici. Ma al di là delle misure, la vera rivoluzione sta nell'interazione, non più affidata al vecchio telecomando ma ai gesti dello spettatore, grazie a un sensore in grado di rilevare i movimenti delle mani.
WINDOWS 7 – Non si può infine non parlare della prima beta del sistema operativo di Microsoft, Windows 7. I dirigenti di Redmond hanno mostrato in diretta tutte le funzionalità del loro fiore all'occhiello, sottolineando l'accesso facilitato a foto musica e video e la possibilità di trasmettere ogni contenuto in streaming ad altri device. Dai computer ai telefonini intelligenti, dalle tastiere alle Tv, tutte le novità di questo grande evento sottolineano la trasformazione in divenire nell'elettronica: gli oggetti del futuro ci guarderanno, ci ascolteranno e capiranno i nostri gesti.
Emanuela Di Pasqua
09 gennaio 2009(ultima modifica: 10 gennaio 2009)
Codec video, è italiano quello migliore
Il sistema di codifica ha una capacità di compressione quattro volte superiore a quella oggi esistente
NAPOLI – Bello il sogno di una tv che passa attraverso il web e grazie alla banda larga consente ad ogni utente di personalizzare il proprio palinsesto, ma la qualità dei video spesso viene penalizzata. La tecnologia però non può che andare avanti e i video per la tv digitale, quelli che scorrono sui cellulari o ancora le immagini relative ai sistemi di videosorveglianza si comprimono sempre più e si vedono sempre meglio grazie all'ultima novità nella codificazione che consente che un filmato di 20 secondi possa essere contenuto in un vecchio floppy disk da 1,44 megabyte senza perdita di qualità.
CODEC CASTELLI - Trasmettere a basso costo video di alta qualità è infatti possibile, basta utilizzare il sistema giusto che, secondo un'accurata analisi comparativa (http://www.ecocontrollo.com/links/draft_tr_cc_v2.pdf) effettuata con strumenti oggettivi e soggettivi, risulta essere quello prodotto in Italia con il nome di Codec Castelli. Per una volta la compressione digitale parla italiano dunque e proprio il Belpaese si aggiudica il trofeo per la miglior performance nel settore, grazie a un'azienda di nome Eco Controllo (http://www.ecocontrollo.com/chisiamo.htm) il cui logo raffigura un rinoceronte, che ha prodotto un sistema di compressione superiore a qualsiasi altro sistema in vigore.
CODEC VIDEO - I codec (http://it.wikipedia.org/wiki/Codec) sono sostanzialmente i programmi che permettono di visualizzare i video. L'ultima versione di codec, realizzata dalla società Eco Controllo e testata dal consorzio Cerict (che associa cinque università campane, il Cnr, la Fondazione Pascale e il Cini, il Consorzio interuniversitario per l'informatica), promette secondo i blog tecnologici una vera e propria rivoluzione (http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16623). Attualmente i codec video più utilizzati sono mpeg, divx, xvid, wmv, vc1, h.261, h.263, h.264, mjpeg, ma questo progetto partenopeo, costato 5 milioni di euro finanziati per la maggior parte dal ministero per lo Sviluppo Economico, permetterebbe una compressione dati significativamente superiore a quella attualmente possibile.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Innanzitutto si tratterebbe di un formato lossless, che tradotto in termini accessibili starebbe a significare che il codec video non comporterebbe una perdita di informazioni. Tanto per dare un termine di paragone, per quanto concerne le immagini statiche, il tasso di compressione risulta pari a circa il 51 percento rispetto al formato RAW (http://it.wikipedia.org/wiki/Raw_(fotografia) ) originale e a circa l'84 per cento rispetto al formato TIFF (http://it.wikipedia.org/wiki/TIFF). Per testare l'efficienza del sistema messo a punto da Eco Controllo si è proceduto prima a una misurazione specialistica rispetto ad altri codec video e poi a un esperimento sul campo, chiedendo specificatamente a un gruppo trasversale di persone di valutare la qualità delle immagini con differenti sistemi di compressione. Qualità, spazi di memoria e trasmissione sarebbero dunque i fattori cruciali per la gestione delle immagini statiche e in movimento, obiettivo sempre più importante in un web ormai colmo di video. E come spiega il presidente dell'azienda produttrice, Claudio Cappelli, si potranno moltiplicare i canali della tv digitale e la tv interattiva. Per il momento non è ancora entrato nel mercato, ma la prima applicazione prevista è proprio nella Iptv, ovvero nella televisione attraverso Internet.
Emanuela Di Pasqua
13 gennaio 2009(ultima modifica: 14 gennaio 2009)
NAPOLI – Bello il sogno di una tv che passa attraverso il web e grazie alla banda larga consente ad ogni utente di personalizzare il proprio palinsesto, ma la qualità dei video spesso viene penalizzata. La tecnologia però non può che andare avanti e i video per la tv digitale, quelli che scorrono sui cellulari o ancora le immagini relative ai sistemi di videosorveglianza si comprimono sempre più e si vedono sempre meglio grazie all'ultima novità nella codificazione che consente che un filmato di 20 secondi possa essere contenuto in un vecchio floppy disk da 1,44 megabyte senza perdita di qualità.
CODEC CASTELLI - Trasmettere a basso costo video di alta qualità è infatti possibile, basta utilizzare il sistema giusto che, secondo un'accurata analisi comparativa (http://www.ecocontrollo.com/links/draft_tr_cc_v2.pdf) effettuata con strumenti oggettivi e soggettivi, risulta essere quello prodotto in Italia con il nome di Codec Castelli. Per una volta la compressione digitale parla italiano dunque e proprio il Belpaese si aggiudica il trofeo per la miglior performance nel settore, grazie a un'azienda di nome Eco Controllo (http://www.ecocontrollo.com/chisiamo.htm) il cui logo raffigura un rinoceronte, che ha prodotto un sistema di compressione superiore a qualsiasi altro sistema in vigore.
CODEC VIDEO - I codec (http://it.wikipedia.org/wiki/Codec) sono sostanzialmente i programmi che permettono di visualizzare i video. L'ultima versione di codec, realizzata dalla società Eco Controllo e testata dal consorzio Cerict (che associa cinque università campane, il Cnr, la Fondazione Pascale e il Cini, il Consorzio interuniversitario per l'informatica), promette secondo i blog tecnologici una vera e propria rivoluzione (http://www.tomshw.it/news.php?newsid=16623). Attualmente i codec video più utilizzati sono mpeg, divx, xvid, wmv, vc1, h.261, h.263, h.264, mjpeg, ma questo progetto partenopeo, costato 5 milioni di euro finanziati per la maggior parte dal ministero per lo Sviluppo Economico, permetterebbe una compressione dati significativamente superiore a quella attualmente possibile.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Innanzitutto si tratterebbe di un formato lossless, che tradotto in termini accessibili starebbe a significare che il codec video non comporterebbe una perdita di informazioni. Tanto per dare un termine di paragone, per quanto concerne le immagini statiche, il tasso di compressione risulta pari a circa il 51 percento rispetto al formato RAW (http://it.wikipedia.org/wiki/Raw_(fotografia) ) originale e a circa l'84 per cento rispetto al formato TIFF (http://it.wikipedia.org/wiki/TIFF). Per testare l'efficienza del sistema messo a punto da Eco Controllo si è proceduto prima a una misurazione specialistica rispetto ad altri codec video e poi a un esperimento sul campo, chiedendo specificatamente a un gruppo trasversale di persone di valutare la qualità delle immagini con differenti sistemi di compressione. Qualità, spazi di memoria e trasmissione sarebbero dunque i fattori cruciali per la gestione delle immagini statiche e in movimento, obiettivo sempre più importante in un web ormai colmo di video. E come spiega il presidente dell'azienda produttrice, Claudio Cappelli, si potranno moltiplicare i canali della tv digitale e la tv interattiva. Per il momento non è ancora entrato nel mercato, ma la prima applicazione prevista è proprio nella Iptv, ovvero nella televisione attraverso Internet.
Emanuela Di Pasqua
13 gennaio 2009(ultima modifica: 14 gennaio 2009)
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